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Introduzione allo studio della lingua russa.

L'alfabeto russo. Prima lezione - Introduzione

Il russo si scrive, come è noto, in caratteri cirillici. L'alfabeto cirillico deriva da quello glagolitico (russoglagol, verbo, antico slavo glagolati, parlare) inventato daCirillo e Metodio per poter evangelizzare i popoli slavi, ancora privi della scrittura nel IX secolo d.C. I due fratelli, greco-slavi di Salonicco utilizzarono le lettere dell'alfabeto greco applicandole ai suoni delle lingue slave, cominciando dai bulgari.

Nel corso dei secoli l'alfabeto è stato modificato: dal suo impiego iniziale per lo slavo ecclesiastico, lingua comune per le Scritture e la letteratura sacra degli slavi, si è arrivati alle versioni locali del cirillico. Infatti permangono piccole differenze tra le lettere dell'alfabeto dei bulgari, dei russi, dei serbi, dei bielorussi, degli ucraini e dei macedoni, insomma dell'area slava di religione ortodossa, che ha mantenuto il cirillico a differenza degli slavi cattolici, passati all'alfabeto latino con i segni diacritici che accompagnano alcuni suoni particolari.

In effetti le lettere dell'alfabeto russo sono 33, comprese le lettere "mute", e coincidono perfettamente con tutti i suoni emessi (in italiano, ad esempio, certi suoni derivano dalla combinazione di due o più lettere). L'ultima versione dell'alfabeto è quella che è stata codificata e semplificata dopo la Rivoluzione del 1917.

Ecco dunque l'alfabeto con la pronuncia:
А A
Б B
В V
Г G dura come in ghiro
Д D
Е JE
Е JO
Ж ZH come la j francese
З z dolce come la s di rosa
И I
Й I semivocalica
К K
Л L piu' dura, palatale della L italiana
М M
Н N
О O
П P
Р R
С S
Т T
У U
Ф F
Х H aspirata simile alle c toscane
Ц Z dura come la z di senza
Ч CH come l'inglese chain
Ш SH come la parola scena
Щ SHCH con una sh strascicata
Ь segno dolce, non si pronuncia
Ы I dura simile al suono francese u
Ъ segno duro, non si pronuncia
Э E
Ю JU
Я JA
La traslitterazione internazionale segue le lettere latine di lingue come il ceco o il polacco (che ne hanno altre con segni particolari). Il segno dolce e il segno duro servono solo allapronuncia: separano le sillabe se posti nel corpo della parola, addolciscono la consonante che precede se in finale di parola.



Russo online: seconda lezione Cominciamo a usare semplicissime espressioni per il primo approccio con la lingua russa. Pratichiamo l'alfabeto, mettiamo gli accenti giusti...non é difficile!

Eccoci alla seconda lezione di russo online: spero che tutti abbiate preso nota dell'alfabeto per cui ora possiamo cominciare a combinare queste lettere un po' strane. In Russia ci sono i quaderni con le righe strette, comodissimi per incasellare le lettere cirilliche, magari qualche cartoleria strafornita o qualche emporio di paese conserva ancora i quaderni delle elementari di una volta, utilissimi per le nostre esercitazioni ortografiche.

HY, cioé NU, (allora) avete scaricato i font cirillici? Spesso si trovano nel supporto multilingue di Windows '98, ma non in tutte le versioni. Controllate!

Innanzitutto ДОБРЫЙ ДEНЬ (dobryj dien), buongiorno! МEНЯ ЗОBУТ БАБУЛЯ A ТЫ? (minjà zavùt babulja a ty?)Io mi chiamo Babulja e tu? ОЧEНЬ ПРЯТНО (Ocen' prjatna), molto piacere!
Vorrei sottolineare che la O, quando non é accentata, si pronuncia come una A mentre la E non accentata si pronuncia come una I.

In russo esistono tre generi per i sostantivi: maschile (di solito terminazione in consonante), femminile (generica desinenza in -a) e neutro (-o oppure -e). Non ci sono articoli, nè determinativi nè indeterminativi. E al presente indicativo non si usa il verbo essere: tutto facile dunque?

Be', guardiamoci intorno, probabilmente accanto a noi ci sarà una finestra, e una lampada sul tavolo: OKНO(aknò), ЛAMПA (lampa), CTOЛ (stol). Neutro, femminile, maschile.

ЧTO ЭTO? ЭTO OKНO. A ЭТO? ЭTO CTOЛ. (Chto eta? Eta aknò. A eta? Eta stol. Che cos'é questa? Una finestra. E questo? Un tavolo.
ГДE ЛAMПA? ЛAMПA HA CTOЛE. (gdie lampa? Lampa na staljé)
Dov'é la lampada? E' sul tavolo.
Importante ricordare che la corretta pronuncia della L dà un esito palatale rispetto alla corrispondente L dell'italiano.

Perché stol e staljé? Eh si, in russo ci sono sei casi, come in latino, che sostituiscono articoli e preposizioni articolate e ci permettono di esprimere tutti i complementi. -e è il suffisso del caso prepositivo, molto usato in russo: in questo caso fa da locativo.

E ora un'altra frase che lascio senza traduzione: KTO ЭTO? ЭTO MAMA. A ЭTO? ЭTO ПAПA. (kto eta? eta mama. a eta? eta papa)

Vediamo (ДABAЙ ПOCMOTPИM, davaj pasmotrim) che cosa significa il pronome interrogativo kto?



Terza lezione di russo online Come usare il presente e dimenticarsi dei verbi...per ora.

ПРИВЕТ ВСЕМ! (ciao a tutti, privjet vsjem) Eccoci alla terza lezione di russo: ВОТ ТРЕТЬИЙ УРОК РУССКОГО ЯЗЫКА. (vot tret'ij uròk rùsskova jazykà)
Continuamo a esercitarci con semplici frasi, utilizzando pronomi e sostantivi (soggetto o locativi). In russo come abbiamo visto non esiste il presente del verbo essere, ma anche altri verbi possono essere sottintesi. Questo è uno dei vantaggi dell'uso dei casi: le desinenze delle parole spesso indicano già la loro funzione e non c'è bisogno di ricorrere al verbo. Un dativo infatti indica un obbligo o un dovere, un accusativo un oggetto da ottenere o un moto a luogo...Meglio però ricorrere ad esempi pratici, vero? (ПРАВДА ЛИ?)

Siamo nella nostra stanza: МЫ В КОМНАТЕ, seduti al tavolo, ЗА СТОЛОМ, con un libro, С КНИГОЙ. Dentro il libro c'è una penna, В КНИГЕ РУЧКА, ed una lettera, И ПИСЬМО. Tu sei seduta sulla sedia, ТЫ НА СТУЛЕ, e io sul divano, А Я НА ДИВАНЕ. Sulla parete ci sono quadri e fotografie, НА СТЕНЕ КАРТИНЫ И ФОТОГРАФИИ. Sul tavolo c'è il computer, НА СТОЛЕ КОМПЮТЕР, accanto al computer c'è una lampada, РЯДОМ С КОМПЮТЕРОМ - ЛАМПА. А ЧТО ЭТО ТАКОЕ? ЭТО ТЕЛЕФОН. А ЭТО? ЭТО ШКАФ.(libreria). В ШКАФУ КНИГИ И СЛОВАРИ (dizionari), НА ШКАФУ МАГНИТОФОН С КАССЕТАМИ. А КТО ЭТО ТАМ? ЭТО БАБУШКА, ОНА У ОКНА. (presso la finestra)НА УЛИЦЕ(in strada) ПАПА. КУДА ПАПА(dov'è papà)? ОН НА РАБОТУ(va al lavoro). А ГДЕ МАМА С ИВАНОМ? ОНИ ЗДЕСЬ, У СТОЛА.

Pronuncia
My v kòmnatje, za stalòm, s knìgoj. V knighie ruchka, i pis'mò. Ty na stulie, a ja na divanie. Na stiniè kartiny i fotografii: Na staliè kompjuter, rjadom s kompjuterom - lampa. A shto eta takoje? Eta telefòn. A eta? Eta shkaf. V shkafù knighi i slovari, na shkafù magnitofòn s kassètami. A kto eta tam? Eta bàbushka, onà u oknà. Na ùlitse papa. Kudà papa? On na rabotu. A gdje mama s Ivànom? Onì zdjes', u stolà.

Questa è una piccola descrizione, come un fotogramma bloccato, o una fotografia corale. Le parole sono tutte nel caso nominativo, che è quello del soggetto. Infatti, avrete notato che la desinenza delle parole cambia sempre a seconda della loro funzione. Il brano è solo parzialmente tradotto. Volete finire voi la traduzione? E volete provare a descrivere il vostro tavolo da lavoro, o il vostro studio?

I pronomi personali: Я ТЫ ОН ОНА МЫ ВЫ ОНИ cioé ja, ty, on, ona, my, vy, oni. Com'è il pronome neutro di terza persona singolare? E infine, avete notato la differenza tra due modi di dire dove? Perchè?

Gli avverbi di luogo: ЗДЕСЬ/ТАМ zdes'/tam

Le preposizioni, ognuna usata con funzioni e/o casi diversi: НА В ЗА У С na, v, za, u, s.

Alcune parole sono comuni a tutto il lessico indoeuropeo; molte altre invece sono di genere diverso rispetto all'italiano (come lavoro, libro, sedia). Attenzione agli accenti delle parole che sembrano amiche.
E per finire, come si forma secondo voi il plurale?

L'aggettivo russo.
ha caratteristiche simili a quello italiano: concorda infatti in genere e numero il sostantivo cui si riferisce, quindi avremo aggettivi neutri, maschili o femminili. A differenza dell'italiano si trova generalmente prima del sostantivo (ma non è una regola assoluta come in inglese!) ed al plurale, bontà sua, presenta un'unica declinazione per maschile, femminile e neutro. Ma facciamo degli esempi:

Я ЗА СТОЛОМ, НА СТОЛЕ КНИГИ И КОМПЮТЕР, СПРАВА ТЕЛЕФОН, СЛЕВА - РУЧКА. В РУКЕ У МЕНЯ - ПИСЬМО. Che cosa ho detto? Sempre senza verbo essere, ho descritto un'altra brevissima situazione: sono seduta al tavolo, sul tavolo ci sono dei libri e il computer, a destra c'è il telefono, a sinistra una penna. In mano ho una lettera. Naturalmente non uso gli articoli perchè non ci sono e con l'espressione У МЕНЯ, cioè presso di me, ho tradotto anche avere, senza proferire verbo... Magie del russo!

Ma questa è una situazione già nota. Allora a questo punto vi faccio una domanda: КАКОГО ЦВЕТА kakova tsvjeta? cioè di che colore è? Di che colore è il tavolo, o la penna, o la lettera, di che colore sono questi libri: КАКОГО ЦВЕТА ЭТИ КНИГИ?

СТОЛ- ЧЕРНЫЙ (ciornyj). Il tavolo è nero.
РУЧКА - СИНЯЯ (sinjaja. La penna è blu
ТЕЛЕФОН - КРАСНЫЙ (krasnyj). Il telefono è rosso.
ПИСЬМО - БЕЛОЕ (bjeloe). А КНИГИ - ГОЛУБЫЕ, ЖЕЛТЫЕ И ЗЕЛЕНЫЕ (golubye, zholtye i ziljonye). La lettera è bianca, mentre i libri sono azzurri, gialli e verdi.

Riassumendo, le desinenze -ЫЙ e -ИЙ sono per l'aggettivo maschile, ЯЯ o АЯ per il femminile, ЕЕ oppure ОЕ per il neutro. Al plurale le desinenze comuni sono ИЕ o ЫЕ mentre i sostantivi prendono И oppure Ы se sono maschili o femminili (con eccezioni) А o Я se neutri.
Piccolo esercizio: che cosa significa КРАСНАЯ РУЧКА? e БЕЛЫЙ СТОЛ? ЧЕРНЫЕ ТЕЛЕФОНЫ? СИНЯЯ КНИГА?

Per finire, un'importante regola ortografica. In russo, non si può scrivere la lettera Ы (i dura) dopo le consonanti Ж, К, Х, Ч, Ш, Щ, Г (ecco perchè maschili e plurali hanno una doppia opzione). L'alternanza vocalica è sempre possibile, ogni vocale può essere addolcita a seconda della consonante che precede (А, Я ecc.) Ricordo che la И russa ha una pronuncia diversa dalla nostra i rotonda: con la lingua più schiacciata contro il palato e più arretrata. A presto, ДО СКОРОГО (do skorova)!

Il verbo avere Come abbiamo visto, in russo il verbo essere al presente non viene usato. Cosa succede invece per il verbo avere? Be', dobbiamo ricorrere al...latino! Infatti, per i più dotti ricordo che in latino si usa spesso il sum pro habeo, cioè il verbo essere al posto del verbo avere.

In russo accade lo stesso: si usa la forma ЕСТЬ jest' (c'è, ci sono) con i pronomi personali preceduti dalla preposizione У. Poichè la preposione У (che possiamo tradurre generalmente come presso, lo chez francese) regge il caso genitivo, dobbiamo imparare il caso genitivo dei pronomi personali.

Ricordiamo i pronomi al caso nominativo:
Я (ja)
ТЫ (ty) ОН (on), ОНА (anà), ОНО (anò)
МЫ (my)
ВЫ (vy)
ОНИ (anì)

Al genitivo, che fa anche da caso accusativo (quindi da usare anche come complemento oggetto, come nella frase Я ЛЮБЛЮ ТЕБЯ, io ti amo) diventano:
МЕНЯ (minjà)
ТЕБЯ (tibjà)
ЕГО, ЕЕ, ЕГО (jevò, jijò, jevò)
НАС (nas)
ВАС (vas)
ИХ(ich). La Г in mezzo a due vocali nei pronomi e nelle desinenze dei casi obliqui degli aggettivi si pronuncia classicamente V (tralasciando le versioni regionali e dialettali)

Ecco delle frasi con la traduzione: io ho una gonna rossa
У МЕНЯ ЕСТЬ КРАСНАЯ ЮБКА, u minjà kràsnaja jupka (la sonora Б davanti a una consonante sorda diventa sorda anch'essa)

tu hai un cappello nero
У ТЕБЯ ЕСТЬ ЧЕРНАЯ ШАПКА, u tibjà ciòrnaja shapka

lui ha una casa grande
У НЕГО ЕСТЬ БОЛЬШОЙ ДОМ, u nievò balshoj dom

lei ha i capelli neri
У НЕЕ ЧЕРНЫЕ ВОЛОСЫ, u nijò ciornye vòlosy

la lettera non ha il francobollo
У ПИСЬМА НЕТ МАРКИ, u pismà niet marki

noi abbiamo la macchina nuova
У НАС ЕСТЬ НОВАЯ МАШИНА, u nas jest'nòvaja mashina

voi avete la camicia bianca
У ВАС ЕСТЬ БЕЛАЯ РУБАШКА, u vas jest' bièlaja rubashka

loro hanno un figlio e una figlia
У НИХ СЫН И ДОЧКА, u nich syn i dochka.

quindi У+pronome+ЕСТЬ+nominativo (l'oggetto posseduto è il soggetto della frase). Spesso ЕСТЬ si può pure omettere.
Si noti che con i pronomi che iniziano per vocale dobbiamo aggiungere la consonante n per questioni fonetiche: У НЕГО, У НЕЕ, У НИХ. Inoltre nelle frasi negative NON si mette la forma ЕСТЬ, bensì si usa НЕТ (non) più il soggetto al caso genitivo, che è il caso che caratterizza le frasi negative.
(МАРКА nominativo singolare del femminile - francobollo in russo è femminile - МАРКИ è il genitivo in , come per il neutro ПИСЬМО abbiamo У+genitivo ПИСЬМА, quindi desinenza per genitivo maschile e neutro)

Provate ora ad esercitarvi con il piccolo glossario che abbiamo accumulato: io ho un libro, tu hai una penna eccetera... Mi raccomando, rekomenduju..




Come si chiamano i russi? Nome, cognome e patronimico: l'onomastica russa, l'etimologia, il modo di comunicare.

Come si chiamano i russi? Già, КАК ИХ ЗОВУТ? Ogni volta che andiamo a leggere una "firma" troviamo tre lettere maiuscole. Prendiamo uno dei russi tuttora più famosi: МИХАЙЛ СЕРГЕЕВИЧ ГОРБАЧЕВ (Gorbaciòv). I russi non hanno due nomi come gli inglesi o gli americani, bensì nome proprio (ИМЯ), patronimico (ОТЧЕСТВО) e cognome (ФАМИЛИЯ). Quel Sergeevich non è che il nome del padre (ОТЕЦ in russo) di Michajl, declinato come un aggettivo maschile, desinenza ИЧ. La figlia (ДОЧКА in russo) di Michajl, invece, si chiama ИРИНА МИХАЙЛОВНА. Quel -НА è il segno distintivo del patronimico al femminile.

I cognomi più diffusi hanno desinenza -ОВ o -ЕВ, in origine dei genitivi maschili plurali. Naturalmente le donne aggiungono la -a. Un'altra desinenza molto diffusa è la -ИН (come Putin o Lenin). Altri cognomi invece non si declinano: sono spesso cognomi non russi o non russificati, come il tipico ucraino -ЕНКО, che non hanno nemmeno la versione femminile. I patronimici sono tipici anche del bielorusso e dell'ucraino; nelle lingue slave meridionali, come il serbo o il croato, diventano cognomi (Michajlovich) anche se la grafia, sia con le lettere latine che in cirillico è diversa da quella russa; in Cechia, Slovacchia, Bulgaria, Polonia i cognomi pure mantengono la versione al femminile.

Il patronimico è molto importante perchè fa parte del modo di comunicare. Infatti, in Russia difficilmente si usa l'espressione "signore" (ГОСПОДИН). Ai tempi sovietici si usava il famoso ТОВАРИЩ, spesso in strada (НА УЛИЦЕ) si sente МОЛОДОЙ ЧЕЛОВЕК o ДЕВУШКА, ragazza (questo anche se la donna ha una certa età).
Sul lavoro (НА РАБОТЕ) o in altri contesti formali si usano quindi nome e patronimico, seguito dal voi. ОБРАЩАТСЬЯ НА ВЫ, dare del vo: come per il francese il russo non ha il lei. Inoltre i personaggi famosi sono sempre indicati dalla gente con nome e patronimico, ben difficilmente per cognome. Tutti sanno che Lev Nikolaevich è Tolstoj, o Vladimir Vladimirovich il presidente Putin. E che Alla Borisovna è la celeberrima cantante Pugaciova.

In altri contesti i russi adorano e usano i diminutivi che spesso diventano vezzeggiativi. Specie in famiglia (В СЕМЬЕ) o con gli amici (С ДРУЗЬЯМИ). Così è tutto un proliferare di Sasha, Kolja, Mitja, Nadja, Olja, Vanja al posto di Aleksandr o Aleksandra, Nikolaj, Dmitrij, Nadezhda, Ol'ga e Ivan. Quante Vanie italiane non sanno di chiamarsi, etimologicamente, Gianni...

Come abbiamo visto, in russo il verbo essere al presente non viene usato. Cosa succede invece per il verbo avere? Be', dobbiamo ricorrere al...latino! Infatti, per i più dotti ricordo che in latino si usa spesso il sum pro habeo, cioè il verbo essere al posto del verbo avere.

 

In russo accade lo stesso: si usa la forma ЕСТЬ jest' (c'è, ci sono) con i pronomi personali preceduti dalla preposizione У. Poichè la preposione У (che possiamo tradurre generalmente come presso, lo chez francese) regge il caso genitivo, dobbiamo imparare il caso genitivo dei pronomi personali.

Ricordiamo i pronomi al caso nominativo:
Я (ja)
ТЫ (ty) ОН (on), ОНА (anà), ОНО (anò)
МЫ (my)
ВЫ (vy)
ОНИ (anì)

Al genitivo, che fa anche da caso accusativo (quindi da usare anche come complemento oggetto, come nella frase Я ЛЮБЛЮ ТЕБЯ, io ti amo) diventano:
МЕНЯ (minjà)
ТЕБЯ (tibjà)
ЕГО, ЕЕ, ЕГО (jevò, jijò, jevò)
НАС (nas)
ВАС (vas)
ИХ(ich). La Г in mezzo a due vocali nei pronomi e nelle desinenze dei casi obliqui degli aggettivi si pronuncia classicamente V (tralasciando le versioni regionali e dialettali)

Ecco delle frasi con la traduzione: io ho una gonna rossa
У МЕНЯ ЕСТЬ КРАСНАЯ ЮБКА, u minjà kràsnaja jupka (la sonora Б davanti a una consonante sorda diventa sorda anch'essa)

tu hai un cappello nero
У ТЕБЯ ЕСТЬ ЧЕРНАЯ ШАПКА, u tibjà ciòrnaja shapka

lui ha una casa grande
У НЕГО ЕСТЬ БОЛЬШОЙ ДОМ, u nievò balshoj dom

lei ha i capelli neri
У НЕЕ ЧЕРНЫЕ ВОЛОСЫ, u nijò ciornye vòlosy

la lettera non ha il francobollo
У ПИСЬМА НЕТ МАРКИ, u pismà niet marki

noi abbiamo la macchina nuova
У НАС ЕСТЬ НОВАЯ МАШИНА, u nas jest'nòvaja mashina

voi avete la camicia bianca
У ВАС ЕСТЬ БЕЛАЯ РУБАШКА, u vas jest' bièlaja rubashka

loro hanno un figlio e una figlia
У НИХ СЫН И ДОЧКА, u nich syn i dochka.

quindi У+pronome+ЕСТЬ+nominativo (l'oggetto posseduto è il soggetto della frase). Spesso ЕСТЬ si può pure omettere.
Si noti che con i pronomi che iniziano per vocale dobbiamo aggiungere la consonante n per questioni fonetiche: У НЕГО, У НЕЕ, У НИХ. Inoltre nelle frasi negative NON si mette la forma ЕСТЬ, bensì si usa НЕТ (non) più il soggetto al caso genitivo, che è il caso che caratterizza le frasi negative.
(МАРКА nominativo singolare del femminile - francobollo in russo è femminile - МАРКИ è il genitivo in , come per il neutro ПИСЬМО abbiamo У+genitivo ПИСЬМА, quindi desinenza per genitivo maschile e neutro)

Provate ora ad esercitarvi con il piccolo glossario che abbiamo accumulato: io ho un libro, tu hai una penna eccetera...

30 modi o giù di lì per parlare d'amore in russo Giusto in tempo per San Valentino, e poi da ricordare per sempre...navsegdà.



Traslittero (ma non tutte) le espressioni più belle e più sentite per parlare d'amore…e ne parleremo ancora, questo è solo un assaggio!!

Я ТЕБЯ ЛЮБЛЮ cioè ja tibjà ljubljù IO TI AMO
ja tebja obozhaju ti adoro
ja tebja bogotvorju sei il mio idolo
Я ТЕБЯ ОЧЕНЬ ЛЮБЛЮ ti amo moltissimo
ja ljubljù tebja vsjem sjerdzem ti amo con tutto il cuore
Я ТАК ТЕБЯ ЛЮБЛЮ io ti amo così tanto
Я ТЕБЯ ЛЮБЛЮ ТАК СИЛЬНО ti amo così intensamente
ja bezumno vljubljen v tebja sono innamorato pazzo di te
ТЫ МОЯ ЛЮБОВЬ tu sei il mio amore
ty moja edinstvennaja/ moj edinstvennyj tu sei l'unica/o
ty moe schast'je tu sei la mia felicità
ty moja radost' tu sei la mia gioia
ЛЮБОВЬ МОЯ amore mio
dusha moja anima mia
ja ljublju tebja do slez ti amo fino alle lacrime
ty mne nravishsja tu mi piaci
ty mne ocen' nravishsja tu mi piaci molto
ty mne nuzhna/nuzhen ho bisogno di te
mne ne zhit' bez tebja non vivo senza di te
ja ocharovan toboj sono affascinato da te
ja okoldovan toboj sono incantato da te
ja zacharovan toboj sono preso da te
bez tebja mne ne mil belyj svet senza di te il mondo non ha senso
ty moja otrada tu sei il mio conforto
ty moja boghinja tu sei la mia dea
ТЫ МОЕ СОЛНЦЕ tu sei il mio sole
ja bezumno ljublju tebja ti amo alla follia

Per finire con un verso di una canzone molto famosa:
tu sei il mio respiro ty moe dychanije
tu sei il mio risveglio al mattino utro moe ty rannee
tu sei il sole che brucia, e la pioggia ty i solntze zhguchee, i dozhdi

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